L’assistenza sanitaria è una delle prime cosa da controllare quando si è in procinto di partire. Non tutti i paesi, infatti, ci garantiscono gli stessi servizi che vengono normalmente erogati in Italia. Ma, soprattutto, non tutti li forniscono in modo gratuito e continuo. Cosa fare, quindi, prima di partire?
Sicuramente l’informazione è fondamentale, e per fare ciò abbiamo a nostra disposizione vari strumenti utili: il primo è un opuscolo intitolato “Mobilità Sanitaria Internazionale“. E’ stato distribuito in tutte le Asl italiane ed è stato prodotto in 100 mila copie.
Il secondo strumento è una semplice app: “Se parto per…” è già disponibile sul sito del Ministero della salute e ci fornisce tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno. Già, perchè è bene partire sempre in modo sicuro, e soprattutto informato.
Consultando l’App, ad esempio, potete conoscere la normativa vigente nel paese in cui vi dovete recare, e capire quali Stati tutelano il viaggiatore, e quali invece necessitano di documenti e, soprattutto, esborsi economici.
In Europa, ad esempio, vi basterà portare con voi la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Tendenzialmente, le prestazioni sono gratuite, tranne il pagamento del ticket (in alcuni Paesi sono anche piuttosto elevati). Lo stesso trattamento lo riceverete anche nel Liechtenstein, in Norvegia, in Svizzera o in Islanda. Questi ultimi sono paesi che fanno parte dell’Associazione europea di libero scambio.
Nei Paesi extraeuropei, ma che hanno stipulato Convenzioni bilaterali con l’Italia, la questione cambia: in questo caso, le regole sull’assistenza sanitaria sono soggette a variazioni da paese a paese. Gli Stati interessati da questa situazione sono: Argentina, Australia, Brasile, Capo Verde, Città del Vaticano e Santa Sede, Paesi dell’ex Jugoslavia (Macedonia, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina), Principato di Monaco, San Marino e Tunisia.
Infine, nei paesi extraeuropei dove non esiste nessun accordo bilaterale con l’Italia. In questi casi, i costi dell’assistenza sanitaria possono raggiungere picchi molto elevati, e per questo motivo il Ministero della Salute consiglia di stipulare un’apposita polizza sanitaria prima di partire.