Anche la tavola dell’Expo 2015 è all’insegna dell’ecocompatibile, il tutto made in Novara. Nei laboratori della Novamont quartiere di Sant’Agabio, sono state realizzate e progettate le stoviglie in bioplastica per tutti i ristoranti dell’esposizione mondiale. Il materiale biodegradabile ottenuto dal mais, grano o patate è il costituente di piatti, bicchieri e posate.
Le stoviglie avevano già avuto successo alle Olimpiadi di Londra 2012.
La gestione di tutti i ristoranti e la scelta per l’uso di questo materiale sono date in gestione alla società Eataly. Tutti gli utensili in mater-bio possono essere smaltiti facilmente insieme al cibo e agli sfalci di giardino nei sistemi di compostaggio, quindi trasformati in compost. In questo modo si riduce la produzione di rifiuti indifferenziati e l’effetto serra dovuto all’emissione di gas. Alla casa produttrice sono stati ordinati dieci milioni di pezzi.
La linea Mater-Bio comprende: piatti, bicchieri, posate, ciotole, contenitori mono-porzione, cannucce, coppette e palette gelato. Tutte le stoviglie inoltre sono realizzate al fine di garantire performance meccaniche, termomeccaniche senza dimenticare della parte estetica. In poche parole si tratta di attrezzi, facili da usare, resistenti e con impatto zero sull’ambiente, senza tralasciare che la materia prima è una fonte rinnovabile fino all’80%.
Secondo Alessandro Ferlito la partnership tra Novamont e Eataly mette alla prova l’azienda con un importante caso dimostrativo per dimensioni, durata e numero di visitatori che mangeranno all’Expo. Proprio grazie a questo materiale e all’elevato numero di persone che visiteranno l’esposizione mondiale, si può fare la differenza sull’impatto ambientale.
All’Expo verrà anche lanciato l’ultima creazione di Novamont ovvero un piatto prodotto totalmente in Mater-Bi. L’idea di cialde di caffè biocompatibile inoltre è di sole tre settimane e arriverà sul mercato l’anno prossimo. La realizzazione di questa nuova idea avvera grazie alla collaborazione con Lavazza e a una ricerca di cinque anni nei laboratori della Novamont.
L’azienda nasce nel 1989 ad opera di Catia Bastioli, attuale amministratore delegato. Oggi lo stabilimento novarese è il leader nello sviluppo e creazione di materiali bioplastici. La società è detentrice di mille brevetti più o meno.