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Barilla sostenibile: nel 2016 +30% grano duro, via olio di palma

Redazione 23 Maggio 2017

Barilla ha reso pubblico il suo bilancio sostenibilità relativo al 2016 “Buono per te, buono per il pianeta”, incentrato sugli sforzi dell’azienda nel settore dell’ecosostenibilità. Sono quaranta i milioni di euro investiti complessivamente al fine di migliorare i prodotti dal punto di vista del profilo nutrizionale e ben centocinquanta le ricette che sono state riviste per garantire prodotti da forno di qualità e senza l’olio di palma fra gli ingredienti.

L’olio di palma rimosso dalle centocinquanta ricette è stato sostituito con degli olii vegetali, per la maggior parte con olio di girasole, i quali vantano una minore concentrazione di acidi grassi saturi.

L’azienda ha incrementato del 30% l’acquisto di grano duro sostenibile, per un totale di 190.000 tonnellate acquistate solo nel 2016. L’operato della Barilla ha portato a degli ottimi risultati, con un incremento del fatturato del 2% rispetto al 2015, fatturato che si è attestato a 3,413 miliardi di euro.

L’interesse dell’azienda al profilo nutrizionale e alla sostenibilità dei prodotti non è sicuramente recente: analizzando i prodotti dall’anno 2010 si nota che sono trecentosessanta le ricette modificate per la sostenibilità, undici i prodotti nuovi senza glutine introdotti e diciassette i prodotti introdotti o migliorati all’interno della linea integrale.

Per quanto riguarda il grano duro, oltre all’incremento del 30% sull’acquisto, è aumentata anche la percentuale di coltivatori Italiani coinvolti nel miglioramento della sostenibilità, percentuale salita del 13% se confrontata con quella del 2015. Secondo i dati forniti dalla Barilla, questa scelta avrebbe consentito di ridurre le emissioni di gas serra, di tagliare i costi di produzione fino al 30% e di aumentare le rendite fino al 20%. A molti degli agricoltori Italiani sono stati proposti contratti di collaborazione triennale, invece che annuale, per rafforzare ulteriormente la crescita dell’azienda e per sostenere l’economia locale del nostro paese.

L’obiettivo per il 2017 fissato dall’azienda è far aumentare fino a 250.000 tonnellate il grano duro acquistato, il quale andrebbe a coprire circa il 35% del fabbisogno annuale di questa preziosa materia prima.

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